Aneiaculazione, quando l’uomo non riesce a eiaculare: cause psicologiche

Quando lui non riesce ad eiaculare si parla di aneiaculazione, sia quando si verifica la sensazione dell’orgasmo, sia quando questo non viene raggiunto e manca completamente l’eiaculazione esterna.

Le cause di questo problema sono molteplici e da alcune ricerche si stima che ne soffra 1 uomo su 10.

La scorsa settimana mi ha scritto una coppia ” salve dott.ssa io e mio marito abbiamo un grave problema, siamo sposati e vorremmo tanto avere un bambino, ma a causa di un suo disturbo nell’eiaculazione questo non è ancora avvenuto, la mia domanda è se si tratta di qualcosa di fisico o anche psicologico, cosa potremmo fare?”

L’eiaculazione è un processo complesso ed è l’evento che caratterizza maggiormente la risposta sessuale maschile. L’aneiaculazione può essere accompagnata  o meno dall’orgasmo, quindi si hanno due forme: “orgasmica” e “non orgasmica”, può anche succede che l’eiaculazione non avvenga durante l’autoerotismo.

In generale le cause possono essere molteplici, tra queste possono esserci l’assunzione di alcuni farmaci come antidepressivi, antiansiolitici, abuso di alcool, stress o pressione da parte del partner sia nell’avere un rapporto sessuale sia nell’aspettarsi l’eiaculazione e queste vanno considerate se escluse già quelle fisiche.

L’aneiaculazione non compromette la normale fase del desiderio sessuale e dell’erezione, garantendo la soddisfazione per la partner.

Se si mantiene una buona erezione l’uomo in alcuni casi non sente compromessa la propria immagine virile, ma può accadere che proprio sapere che la partner ha delle aspettative può causare nell’uomo ulteriore stress e la perdita della propria virilità.

Spesso chi vive questo problema dichiara di avere sensazioni di insoddisfazione per la fatica fisica e psichica che tale sintomo comporta; anche il partner lamenta il disagio di un rapporto sessuale troppo prolungato e ansiogeno. Nella maggior parte dei casi l’origine del problema è psichica e da ricollegarsi all’ansia da prestazione, al timore del concepimento o ad aventi traumatici associati al sesso; è utile comunicare insieme in un percorso di coppia le proprie emozioni e paure ed affrontarlo come un sintomo che può essere risolto e che può unire maggiormente la coppia nella propria crescita.